Secondo la società di consulenza GlobeScan, le persone hanno modificato le proprie abitudini di acquisto per evitare attivamente gli imballaggi in plastica; questo può aiutare a spingere l’economia verso un modello circolare per la plastica. L’obiettivo è di sostituire il monouso attraverso questi principi: eliminare la plastica superflua, innovare per rendere le materie plastiche riutilizzabili, riciclabili o compostabili.
In uno studio di YouGov del 2019, l’eliminazione degli imballaggi, anche se compostabili, da frutta e verdura è risultata essere la via preferita dagli acquirenti per ridurre la plastica. Le aziende che vogliono abbracciare questa mentalità possono iniziare innovando all’origine del processo: reinventando prodotti, imballaggi e modelli di business per eliminare i rifiuti fin dall’inizio. Sebbene gli sforzi a valle, come il riciclaggio, siano ancora necessari, sono le innovazioni a monte a produrre il maggiore impatto sul cambiamento.
Le aziende che attualmente investono ingenti risorse negli imballaggi in plastica stanno esplorando alternative di innovazione, come ad esempio imballaggi riutilizzabili, sistemi di ricarica e nuovi formati di prodotto/imballaggio. Start-up come Around hanno sviluppato confezioni riutilizzabili che eliminano la necessità di qualsiasi involucro in plastica monouso. Alcune aziende come Coca-Cola e PepsiCo stanno iniziando a prepararsi per raggiungere obiettivi di riutilizzo radicali entro il 2030.
Gli ostacoli al progresso in questo settore sono molteplici e richiederanno la collaborazione di un’ampia gamma di attori del settore per trovare soluzioni. Problemi logistici, economici e di comunicazione rappresentano solo alcune delle sfide da superare per realizzare una transizione completa verso un’economia circolare per la plastica.
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